Te ne sarai accorta, il banco frigo del supermercato si è trasformato nella savana degli yogurt 🙈. Una giungla di barattolini, vasetti, bottigliette e confezioni formato famiglia. In questa moltitudine sconfinata come si fa a capire quale yogurt scegliere? Te lo spiego in questo articolo! 👇
Una delle domande che mi vengono poste più spesso da pazienti e community è: Silvana ma quale yogurt devo scegliere se voglio iniziare a mangiare sano? E in effetti non è facile non andare in confusione davanti a una vastità sconfinata di vasetti tutti uguali e tutti diversi allo stesso tempo!
Per capire quindi quale yogurt scegliere c’è bisogno di sapere per prima cosa cos’è lo yogurt e quali sono le principali differenze tra le varie tipologie che si trovano sul mercato.
Yogurt: cos’è e che differenze ci sono tra le diverse tipologie
Lo yogurt è il prodotto che si ottiene dalla fermentazione del latte da parte di due batteri. Lo yogurt classico bianco può essere: “intero” o “magro”. Lo yogurt è “intero” se realizzato con latte composto da almeno il 3.5% di grassi. Mentre si definisce “magro” se preparato con latte scremato, ovvero con grassi intorno allo 0.1%.
Yogurt greco
Passiamo ora allo yogurt greco, in questo caso, una volta avvenuta la fermentazione del latte, lo yogurt viene filtrato e viene quindi eliminata una percentuale di parte liquida. Per questo motivo lo yogurt greco risulta più denso, con meno lattosio di quello classico e quindi anche più digeribile da chi è intollerante. Dal punto di vista nutrizionale lo yogurt greco è più ricco di proteine e più calorico rispetto a quello classico.
Per fare un paragone potremmo dire che approssimativamente, dal punto di vista nutrizionale:
1 vasetto yogurt magro (125 g) = mezzo vasetto yogurt greco magro (75 g circa).
Skyr
Un altra tipologia di “yogurt” sempre più diffusa è lo Skyr. Ho utilizzato le “virgolette” perché in realtà lo skyr non è uno yogurt ma un formaggio magro di origine islandese. Al supermercato lo si trova tra gli yogurt perché dal punto di vista nutrizionale è molto simile allo yogurt greco ma è un po’ più denso e acido. Anche l’utilizzo in cucina è paragonabile a quello dello yogurt greco, ci si possono preparare dolci, salse e topping, sia con versione dolce che salata! 🥞
Kefir
Negli ultimi anni si è diffuso anche qui in Italia il kefir. Che differenza c’è tra lo yogurt e il kefir? Abbiamo detto che nello yogurt sono presenti due tipi di batteri, nel kefir, invece, ce ne sono molti di più, quindi l’effetto prebiotico* è maggiore!
*capacità di colonizzare l’intestino con batteri buoni allo scopo di riequilibrare la flora batterica, migliorare le funzioni intestinali e rafforzare le difese immunitarie.
Il Kefir si trova nel banco frigo in due versioni:
- Kefir da bere: è una bevanda fermentata a partire da latte di pecora, di mucca o di capra con aggiunta di microorganismi. Rispetto allo yogurt è molto più liquido, ha meno lattosio, ed è quindi ancora più digeribile. Le caratteristiche nutrizionali sono molto simili a quelle dello yogurt classico. Odore e sapore però non sono proprio gli stessi, sono un po’ più “animaleschi” (lo so, non è una definizione propriamente scientifica ma mi sono spiegata). Il latte di capra e di pecora, infatti, hanno un gusto più forte rispetto a quello di mucca.
- Kefir cremoso: ⚠️occhio perché il vero Kefir, quello al naturale, è la versione descritta sopra, liquida e “da bere”. Il kefir cremoso, quello in vasetti per intenderci, è più calorico, ricco di grassi e spesso addizionato di zuccheri, perciò potrebbe non essere la scelta perfetta se si vuole seguire un percorso di dimagrimento.
Come scegliere quale yogurt acquistare?
Mi raccomando, questi prodotti devono essere al naturale, sia che si tratti di yogurt classico, di yogurt greco, di Skyr o di Kefir. Se ne trovano, infatti, tantissime versioni che però prevedono l’aggiunta di zuccheri, sciroppi, aromi ecc.
Questo vale sia per quelli bianchi che per quelli alla frutta. Ricorda sempre che lo yogurt alla frutta non è composto da yogurt + frutta ma anche da tanti sciroppi e zuccheri aggiunti. Meglio sceglierli al naturale, senza zuccheri aggiunti, e poi arricchirli con frutta fresca a pezzetti o frullata, cioccolato fondente, frutta secca, semi ecc. 😍
Leggi quindi sempre gli ingredienti per capire se è un prodotto è al naturale e poi guarda la tabella nutrizionale. Se sono presenti più di 4-5 g di zuccheri per 100 g di prodotto allora c’è stata un aggiunta di zucchero ed è meglio scegliere un prodotto che sia davvero al naturale.
Come sempre spero che questo articolo ti sia stato utile, io ti mando un bacino e ti invito a seguirmi su @latuanutrizionista ! Ogni giorno condivido spunti – e spuntini – per stare in forma senza perdere il sorriso!